LOGISTICA FIRST!
Milano è costantemente alla ribalta per i grandi interventi di riqualificazione urbana, che vedono la realizzazione di nuovi edifici residenziali e terziari firmati da archistar italiane e internazionali. Non c’è dubbio che la città meneghina, in questi ultimi anni, si sia radicalmente trasformata, candidandosi, molto probabilmente con ragione, a unica città veramente europea tra i nostri grandi centri urbani.
La percezione è quella di una città in costante evoluzione, dinamica e innovativa; questo clima, però, non è solo il merito degli interventi che i turisti e la gran parte dei milanesi percepiscono, ma anche di una serie di altri cantieri di trasformazione e riqualificazione urbana che meno spesso raggiungono le luci della ribalta milanese.
Questo non vuol dire però che siano meno necessari alla ‘vita’ della città; facciamo riferimento in questo caso agli interventi di realizzazione di nuove aree logistiche all’interno del tessuto urbano, oggetti architettonici fondamentali per rispondere alle mutate esigenze di approvvigionamento dei centri urbani e alla radicalmente trasformata catena logistica delle merci.
La trasformazione è, se vogliamo, meno evidente, ma non per questo meno profonda: aree dismesse (spesso già con funzioni logistiche o commerciali) vengono ripensate per venire incontro alle moderne esigenze di trasporto merci, seguendo due pilastri fondamentali: i nuovi edifici devono essere estremamente efficienti e performanti e, soprattutto, devono essere sicuri da ogni punto di vista per chi ci lavora e opera, dato che quasi sempre le realtà che vi si insediano hanno in questo senso standard qualitativi estremamente rigorosi.
DAL TETTO ALLE BAIE
Il primo cantiere che visitiamo è a Pieve Emanuele, in un comparto industriale e logistico in via di trasformazione e riqualificazione; Nikolli ha portato a termine il revamping completo della struttura, a partire dalle coperture che presentavano problematiche complesse per la presenza di elementi in cemento amianto non correttamente gestiti da interventi precedenti.
L’intervento di risanamento ha comportato la completa bonifica della copertura, per un totale di oltre 9000 metri quadri complessivi, con conseguente gestione a norma di legge del materiale rimosso e la conseguente realizzazione di una nuova copertura comprensiva di lucernari e linee vita a norma di legge.
In seguito sono state portate a termine una serie di attività di strip-out di tutta l’impiantistica e dei vecchi portoni, per poi proseguire con la demolizione di elementi interni (pareti REI e cella a temperatura controllata) e esterni (parte di muratura perimetrale per garantire un nuovo accesso) non più necessari per la destinazione d’uso prevista. Interessante anche l’intervento di rimodulazione delle nove baie di carico, ricostruite per rispondere alle esigenze dimensionali e operative dei moderni autotreni.
Rivista completamente anche l’area adibita a uffici, con la demolizione delle vecchie strutture ammalorate e la realizzazione di un paramento REI in grado di rispondere appieno alle richieste di progetto per l’antincendio.
Operando in ottica global service, Nikolli ha anche seguito la realizzazione di tutti gli impianti tecnologici e la posa di nuovi portoni industriali. A opere strutturali completate si è proceduto alla riverniciatura dell’intera struttura con pitture intumescenti.
All’esterno, infine, Nikolli ha realizzato anche il completo rifacimento piazzali di movimentazione scoperti con riasfaltatura totale dell’intera area del lotto di intervento.
UNA QUESTIONE DI ORDINE E PULIZIA
Secondo cantiere, seconda logistica, obiettivo finale identico, percorso di ristrutturazione differente. In questo caso siamo in una zona semicentrale di Milano Est, strategica dal punto di vista della distribuzione, appena all’interno dell’anello di tangenziale; l’intervento di bonifica e demolizione non ha richiesto particolari lavori in copertura (a falde in laterocemento sormontata da lastre ondulate di metallo) , ma un semplice strip-out completo dei vecchi impianti. L’obiettivo della Committenza era quello di aggiornare le strutture ad una più funzionale movimentazione delle merci, nonché la diversa disposizione interna dei locali Magazzino e Uffici.
La movimentazione del materiale oggetto di strip-out è stata gestita con l’ausilio di una serie di cassoni scarrabili, movimentati da un’altra azienda del gruppo Nikolli, la Nikolli Trasporti, specializzata in movimentazione merci e materiali. Gli scarrabili, una volta terminati i lavori, verranno contrattualizzati con il tenant che affitterà la logistica e utilizzati per la gestione ordinaria dei rifiuti, necessaria alla vita produttiva della struttura.
Anche in questo caso Nikolli ha seguito una serie di interventi di demolizione per eliminare elementi strutturali non più adeguati alle nuove funzioni logistiche, in particolare la demolizione della pensilina sul piazzale di carico e le demolizioni parziali del solaio del piano di carico e scarico esterno e relativi setti di sostegno in CLS armato (anche con interventi di demolizione controllata); sono state anche demolite le pareti in cartongesso e rimosse delle pareti divisorie di arredamento e rivestimento nei locali uffici e deposito, con seguente demolizione di un blocco bagni nel deposito.
Una volta rimosse tutte le strutture e ogni impianto non più utile, si è passato alle opere di riqualificazione tra cui spiccano la realizzazione del basamento in cls armato per le pedane e la struttura in elevazione delle nuove baie di carico, complete di accessori e la costruzione di murature REI in blocchi di CSL nel deposito e negli uffici per la realizzazione della compartimentazione antincendio.
GLOBAL SERVICE E GARANZIA DI QUALITÀ
Con noi sui cantieri di Milano, c’era anche Fabio Pezzotti, direttore generale di Nikolli; con lui abbiamo portato il fuoco sulle logiche industriali che sono alla base dei due interventi di logistica: “Non c’è dubbio che questi interventi, su una piazza importante come quella di Milano e per un cliente di notevole caratura, rappresentino per Nikolli un tassello importante nel percorso di crescita e strutturazione della nostra offerta di servizi sul mercato”.
Continua Pezzotti: “Per noi questo tipo di cantieri ha un duplice valore: da una parte torniamo alle origini, dato che Nikolli, prima di diventare specializzata nelle bonifiche e demolizioni, aveva operato per lungo tempo come azienda di costruzione e ristrutturazione, dall’altra facciamo un passo avanti e ci proponiamo ai nostri clienti in ottica di global service, di partner a 360° per interventi, anche di notevole dimensione, dove siano richieste sia le competenze tipiche del decommissioning, ma anche capacità tipiche del general contractor”.
Sottolinea [Pezzotti]: “Operiamo quindi come general contractor, anche se, grazie alle nostre maestranze riusciamo a realizzare quasi tutti gli interventi in house, ad eccezione naturalmente delle strutture impiantistiche e delle opere estremamente specializzate; voglio però sottolineare quale sia la stella Polare che contraddistingue tutti i nostri interventi: la qualità”.
“Sia che le opere siano realizzate da maestranze Nikolli sia che esse siano affidate a ditte terze, garantiamo ai nostri clienti sempre la massima qualità realizzativa e, fattore altrettanto importante, il rispetto delle tempistiche dei cronoprogrammi concordati.
Ci rendiamo conto che, soprattutto per le logistiche, il fattore tempo sia fondamentale: non sono ammessi ritardi, dato che, quasi sempre, le strutture hanno già dei tenant (aziende che affittano le strutture dai nostri clienti) pronti a entrare e ad operare subito”.
Conclude Pezzotti: “Per rispettare gli impegni, quando ci avvaliamo di società esterne privilegiamo quelle che collaborano con noi da tempo, senza ricercare facili economie di scala, ma premiando chi ci garantisce qualità e serietà”.
“Ritengo che questo nostro impegno sia alla base della fiducia dei nostri clienti che ci premiano affidandoci nuovi cantieri. A ben vedere questo modo di operare è una perfetta rappresentazione delle logiche win-win: impegnandoci tutti con logiche di lungo periodo e non in un’ottica di mordi e fuggi, vinciamo e cresciamo tutti assieme”.